Quali sono i giudizi sintetici?
La valutazione ha per oggetto il processo formativo e i risultati di apprendimento degli alunni, ha finalità formativa ed educativa, documenta lo sviluppo dell’identità personale e promuove la autovalutazione di ciascuno in relazione alle acquisizioni di conoscenze, abilità e competenze, concorrendo al miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo.
Nello specifico, la valutazione degli apprendimenti nella Scuola Primaria concorre, insieme alla valutazione del processo formativo, alla maturazione progressiva dei traguardi di competenza definiti dalle Indicazioni Nazionali ed è coerente con gli obiettivi di apprendimento declinati nel curricolo di istituto. La legge 1° ottobre 2024, n. 150 prevede che, a decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti sia espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento trasversale di educazione civica (legge 20 agosto 2019, n. 92), attraverso giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti. I giudizi sintetici, da riportare nel documento di valutazione per ciascuna disciplina del curricolo sono, in ordine decrescente, i seguenti:
a) ottimo b) distinto c) buono d) discreto e) sufficiente f) non sufficiente |
Al fine di rendere chiara, trasparente e comprensibile la valutazione degli apprendimenti, l’Allegato A dell’ordinanza ministeriale descrive i sei giudizi sintetici, tenendo in considerazione diverse aree, quali la padronanza e l’utilizzo dei contenuti disciplinari, delle abilità e delle competenze maturate, l’uso del linguaggio specifico, l’autonomia e la continuità nello svolgimento delle attività anche in relazione al grado di difficoltà delle stesse, la capacità di espressione e rielaborazione personale.
Viceversa la valutazione in itinere resta espressa nelle forme che il docente ritiene opportune e che restituiscano agli alunni, in modo pienamente comprensibile, il livello di padronanza dei contenuti verificati, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal Collegio dei docenti e inseriti nel Piano triennale dell’offerta formativa, come previsto dall’articolo 1, comma 2 del Decreto valutazione.
Non solo, ma ogni docente può individuare quale modalità adottare per la valutazione delle verifiche/ interrogazioni/attività pratiche, scegliendo tra giudizi descrittivi e/o punteggi, simboli/faccine... Tale scelta è effettuata in base alla fascia d’età dello studente, all’obiettivo e alla tipologia di prova, alla propensione dell’insegnante. Le osservazioni in itinere sono comunicate in modo chiaro e comprensibile agli alunni e alle famiglie. È auspicabile che venga introdotto anche uno spazio per l’autovalutazione dello studente.
I giudizi in itinere, ritenuti significativi per il percorso di apprendimento dell’alunno verranno riportati sul registro elettronico secondo la struttura prevista dallo stesso.
Per quanto concerne la valutazione degli alunni con disabilità certificata è correlata agli obiettivi individuati nel piano educativo individualizzato predisposto ai sensi del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66. La valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento tiene conto del piano didattico personalizzato predisposto dai docenti contitolari della classe ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170.
La valutazione periodica e finale viene integrata con la descrizione dei processi formativi (progressi nello sviluppo culturale, personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito (D. Lgs. 62/2017 art. 2 c.3; Nota MIUR prot.1865 del 10.10.2017).
In particolare il giudizio è formulato sulla base delle seguenti voci:
Scuola Primaria
- DINAMICHE RELAZIONALI CON I COMPAGNI
- DINAMICHE RELAZIONALI CON GLI ADULTI
- PARTECIPAZIONE
- IMPEGNO
- MODALITÀ DI LAVORO (per I e II, per III-IV-V)
- METODO DI STUDIO (per le classi III, IV e V)
La valutazione del comportamento è espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 5 del Decreto valutazione. Per la scuola primaria si utilizzano le seguenti voci:
GIUDIZIO SINTETICO | Descrizione |
OTTIMO | Comprende il senso delle regole e le rispetta in modo pienamente responsabile. |
DISTINTO | Comprende il senso delle regole e le rispetta. |
BUONO | Conosce le regole e le rispetta, anche se in alcune situazioni si fa richiamare. |
DISCRETO | Fatica a rispettare le regole, deve essere richiamato abbastanza frequentemente. |
SUFFICIENTE | Fatica ad adeguarsi alle regole, deve essere richiamato frequentemente. |
NON SUFFICIENTE | Non rispetta le regole, deve essere richiamato frequentemente. |